Lecce: Chiesa di San Matteo

I mille segreti di Leuca, baciata da due mari e dalla storia

Strade da vivere: i mille segreti di Leuca, baciata da due mari e dalla storia - Dalla Dea Minerva ai Diavoli, cercando il Sacro Graal
di Elio Paiano

 

Il Santuario di Santa Maria di LeucaImmaginate di partire dal Santuario di Santa Maria di Leuca. Qui dove “olim Minervae offerebantur …”, si offrivano doni alla Dea Minerva, ed oggi si venera la Madonna. E’ il luogo ideale per prendere un caffè nell’aria resa frizzante dall’avvicinarsi della primavera. Si può guardare lo splendido panorama e l’incrocio dei due mari, il Santuario e lo spazio sul lato destro con i fantastici ex-voto dei pescatori. Un mare che narra infinite leggende. La strada da Leuca a San Gregorio e Torre Vado (Patù) è la strada delle leggende della Grecìa classica; qui quasi ogni pietra narra una storia antichissima. Basta avvicinarsi alla fontana terminale dell’Acquedotto Pugliese, se si vuole tornare a Leuca (anche perché, con bolla papale, il pellegrinaggio vale come assoluzione) basta gettarci dentro una monetina. Però non si può evitare di scendere la scalinata monumentale, specialmente se si è della terra dei Messapi. Sì, perché chi abita nell’antico Salento deve percorrerla almeno una volta nella vita, altrimenti dovrà percorrerla dopo morto. E’ la nostra discesa nell’Ade come ricorda Bodini in una celebre poesia.

Il faro di LeucaUna volta giù si può ammirare lo svettante faro, un vero e proprio monumento di archeologia industriale, ma ancora attivo. Qui il caffè è d’obbligo al “Caffè del porto”, magari ammirando l’esclusivo “Club della Vela”, sede di celebri feste da oltre mezzo secolo.
In auto si può raggiungere il lungomare e poi ammirare le meravigliose ville “fin de siécle” di Leuca. Incredibile: permettono di fare il giro del mondo in pochi passi. Da un lato svetta una gigantesca pagoda cinese a più piani, dall’altro un gigantesco “mobile” art decò, affianco un castello gotico, alle spalle un monumento neoclassico. Lo stile eclettico a Leuca ha prodotto meraviglie su meraviglie che ogni anno si aprono al pubblico per svelare i loro segreti. Attenzione però, perché non sono pochi i fantasmi e gli incantesimi.

Leuca - Grotta del DiavoloBasta spostarsi ancora per trovare uno dei monumenti più misteriosi del Salento. La Grotta del Diavolo, dove le iscrizioni ricordano antichissimi riti ed un “escara” ha lasciato le sue tracce alimentato per secoli dal fuoco perenne. Qui giungevano i Greci, guidati dal fuoco perenne dell’ara sacra a Minerva e ringraziavano gli dei per aver attraversato il Canale. Oggi, come loro, giriamo Punta Ristola per gioire del “Golfo di Taranto – città amica – che s’intravede” come dicevano molte cronache antiche. Ma oggi come allora occorre fare una sosta presso San Gregorio. Qui ci sono i resti del molo più antico di Puglia. Si fermavano qui le trireme, per rifornirsi d’acqua e di viveri, cercando le loro tracce c’inerpichiamo presso la collina dell’antichissima Veretum. Ancora oggi il pozzo si chiama “votito” dal greco “to litos” cioè costruito nella pietra.
Qui si apre uno dei percorsi più belli di Puglia, un canalone con un torrente ricco di essenze mediterranee e del rarissimo “Allisso di Leuca”. E poi grotte, scalinate scavate nella roccia millenni fa, resti di fortificazioni, enormi blocchi di pietra. Perché qui sorgeva l’antichissima città di cui narrò Erodono. Qui, dice il padre di tutti gli storici, un gruppo di cretesi – sorpreso da un fortunale – si rifugiò rifocillandosi presso l’antico pozzo. Qui c’era l’enorme città cinta da poderose mura per oltre quattro chilometri.

Il Santuario della Madonna di VeretoOggi, osservando i luoghi, si è rapiti dal loro fascino indescrivibile ed ammaliante. Basta visitare la Chiesa della Madonna di Vereto, situata nel punto più elevato della collina. Qui, dice la leggenda, sorgeva una tempio famosissimo. La chiesa attuale, invece fu edificata agli inizi del ‘600 dal Principe Zunica, signore di Alessano. Ma oltre agli affreschi la cosa più bella da ammirare è il panorama: sembra davvero che da un momento all’altro debba passare Ercole che insegue i Titani.

 

Centopietre

Scendendo poi verso l’abitato di Patù, non si può fare a meno di visitare la misteriosa Centopietre. E’ simile ad un altro edificio che si trova in Bretagna. E’ classificata come monumento medievale, ma costruita con megaliti. Infinite leggende ruotano intorno ad essa. La più affascinante è quella che narra del passaggio segreto che condurrebbe a Castel del Monte e da lì alla segretissima sede dove è nascosto il Santo Graal. Beh, per scoprire se è vero dovreste toccare ogni pietra per centrare gli unici tre centimetri quadrati che – se premuti contemporaneamente – la trasformano in un mezzo per viaggiare nel tempo e nello spazio. Per cui buona “Queste du Graal” a tutti.

Fonte: "Il Quotidiano" di venerdì 3 marzo 2006.
Autore: Elio Paiano

 

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