Lecce: Chiesa di San Matteo

Le Vedute del Salento

Strade da vivere: ecco dove andare per scoprire vedute mozzafiato
di Elio Paiano

 

Su un antico megalite per ammirare il Salento panoramico

Veduta dal Faro di Palascia ad Otranto

Facile pensare che il Salento non abbia panorami mozzafiato. Ma è più un inganno della rappresentazione a due dimensioni della realtà geografica che la verità dei fatti. Anzi, il Salento, a detta anche di un grande esperto che organizza “gli itinerari del colore” in Francia, è una terra ideale, in molti casi per lanciarsi nell’osservazione di visioni mozzafiato. Il Salento non ha montagne, è vero, i suoi modesti rilievi –le serre salentine- non superano i duecento metri d’altezza, tuttavia le sue coste, sono così varie che presentano alte falesie a picco sul mare. La finestra per effettuare questo percorso va da aprile a giugno, in questi mesi la natura offre uno spettacolo di sfumature unico. Il rosso vermiglio della terra arata, i mille colori dei fiori e le decine di sfumature di verde della campagna, un mare che offre tutte le sfumature che vanno dall’argento al verde, dal turchese al blu oltremare: la vista si rigenera quanto l’anima. Ma occorre fissare un piccolo itinerario per offrire la possibilità di scoprire e riscoprire panorami noti e meno noti.

Veduta da Santa Cesarea TermeBasta andare verso la costa Sud di Otranto per osservare lo spettacolo che offre in questi giorni Canale Scuro: la baia dell’Orte coperta di colori che vanno dal verde chiaro al viola intenso dei cardi spinosi, dai ciuffi di giallo delle zagare al verde cupo della macchia. Punti di rosso sempre più intenso guidano lo sguardo verso il laghetto dell’ex miniera di bauxite, colorato di un rosso irreale. Proseguendo, occorre salire sulla specchia di Storlacina per godere di Torre Sant’Emiliano che mostra rossi papaveri in fiore, prati da blue egress californiana ed il giallo intenso della colza. Dal lato opposto, verso Uggiano, dall’alto delle serre dietro il mulino a vento un fenomeno di erosione ha disegnato un enorme arco che racchiude tutta la baia di Badisco. Basta andare verso l’interno, dopo un po’ s’incontrano le Grotte di San Giovanni da cui Giuggianello, Maglie e Poggiardo appaiono così belle da sembrare irreali. Ma non c’è tempo, bisogna correre verso Santa Cesarea e salire sulla Torre di Belvedere: il cupo verde dei pini, i colori della costa, il blu intenso del mare e la cupola di palazzo Sticchi confondono la vista. Prima di arrivare a Castro si deve salire in alto, a metà strada le grotte a forma di artigli rivelano la presenza delle Striare, le antiche streghe del mare che segnano di nero una falesia alta e coloratissima di bianco, giallo e di verde. Ci sono delle rocce a Castro alta…-diceva Salvatore Toma, uno dei più grandi poeti di Puglia- che tra Castro e Vignacastrisi mostrano un panorama simile a zone del Carso o della Grecia. Tante alture sono segnalate dalle antiche torricostiere, come a Torre di Lupo ad Andranno, oppure nell’incredibile Torre di Rio. Incredibile perché sorge a picco sul mare ma a ben cento metri d’altezza e domina lo splendido Canale del Rio. Verso Leuca c’è Corsano, poi si scende ancora più a Sud nell’incredibile collina di Vereto presso Patù. E’ difficile dire se fosse realmente qui l’antica ed enorme città dei Messapi, quel che è certo è che il panorama che offre è incredibile.

Veduta dalla Baia dell'Orte ad OtrantoAllo stesso modo le Serre ugentine mostrano una costa che degrada dolcemente sul mare. Forse lo sanno in pochi, ma il luogo migliore per osservare tutta la costa da qui a Gallipoli è la Specchia degli Specchi di Racale. L’antico megalite fatto da un enorme cumulo di pietre a cui fanno da contrappunto decine di piccole specchie mostra dei colori che verso il tramonto cambiano così tanto da offrire sfumature diverse ogni mezz’ora. Sono luoghi a volte segreti, in cui ci si va con lo spirito giusto, pronti alla meditazione. Fu certamente per questo motivo che i monaci italo-greci edificarono proprio sulle alture di Sannicola la chiesa di San Mauro. Attenzione, non fissate il sole che si tuffa in mare molto intensamente, si sono verificati casi di persone che hanno udito antichi canti monastici, sentito odor d’incenso o addirittura visto, saltare nel mare rosso-arancio, sirene dal canto struggente. Nel cuore del Salento ci sono altri luoghi, come le serre centrali di Specchia e Collepasso, la Specchia Silva verso Leuca, quella di Galugnano. Insomma, l’itinerario è vasto, ma è facile tracciarne uno su misura, come quello che va dalla via dei colli di Ostuni alla “rotonda sulla Valle d’Itria” di Cisternino. Il consiglio è quello di guardare con più attenzione le carte geografiche, si possono scoprire scorci segreti e panorami del tutto inaspettati.

 

Fonte: "Il Quotidiano" di venerdì 26 maggio 2006.
Autore: Elio Paiano

 

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