Caratterizzano la città, più che altrove in tutto il Salento, due attività artigianali in particolare, che hanno radici lontane nel tempo e che ancora oggi proseguono i sistemi di produzione adottati da secoli: la produzione dei manufatti in cartapesta e in pietra leccese. C’è chi a giusta ragione ascrive questo tipo di artigianato tra le arti minori.
Non si può menzionare Lecce senza pensare all’originale produzione di cartapesta, un’arte povera, che è stata testimone di uno straordinario sviluppo dopo il diciottesimo secolo. Quest’arte si è radicata e diffusa con la Controriforma quando, per rafforzare il sentimento religioso, la Chiesa richiedeva una abbondantissima produzione di statue e figure che rappresentassero con immeditezza i misteri della fede, dalle sembianze esteriori e di espressione di sentimenti vicinissime alla realtà. Le tecniche adoperate oggi sono ancora quelle tradizionali, adottate nelle botteghe artigianali che abbondano nel centro storico.
E’ frequente incontrare nel cuore della città diverse botteghe di scalpellini, che continuano quella tradizione manifesta sulle facciate delle chiese e che hanno reso la città la “signora del Barocco”. La pietra leccese, un calcare duttile ed omogeneo, ancora oggi ispira i lavori di molti artisti-artigiani che si cimentano a lavorare oggetti di arredo, dando vita ora a forme originali e ed innovative ora ancorate alla tradizione.