Lecce: Chiesa di San Matteo

Terme di Galatro


Galatro - 76 Km da Reggio Calabria
Paese antico, un tempo noto per l’abilità dei suoi artigiani, fu distrutto da un terremoto nel 1783 e riscostruito a quota m 158. L'abitato si trova alla confluenza dei fiumi Fermano e Metrano, che lo divide nei due nuclei di Galatro Superiore e Montebello. Degno di nota, nella chiesa di S. Nicola, un grandioso altare con statue di inizio Cinquecento.

Stabilimenti e Centri Termali

Terme di Galatro
via Nuovo Stabilimento Termale, tel. 0966903700, fax 0966903199
info@termedigalatro.com • www.termedigalatro.com
apertura annuale

Come Arrivare
In auto: A3 Napoli-Reggio di Calabria, uscita Rosarno, km 13; S.S. 281 che si stacca dalla S.S. 106 a Marina di Gioiosa Ionica
In treno: linea Napoli-Reggio di Calabria, stazione di Rosarno, km 15

Caratteristiche
Le fonti di S. Elia con acqua solfureo-salso-iodica a 37 °C, sono situate a circa 2 km dal borgo, in una stretta gola del monte Livia; il nome deriva da un monastero basiliano, di cui se ne conservano i resti. L'odierno stabilimento deriva dalla ristrutturazione di quello costruito nel 1882, poco più a valle delle sorgenti; attualmente è in corso un profondo rinnovamento che prevede importanti investimenti e l’apertura di nuovi servizi.

L'acqua
Sant'Elia. 37 °C solfurea salso-iodica.

Le indicazioni terapeutiche
Malattie circolatorie, della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, ginecologiche.

Le cure termali
Aerosol, docce nasali, fanghi, idromassaggi, idropercorso, inalazioni caldo-umide, insufflazioni, irrigazioni vaginali, piscina termale, ventilazioni polmonari.

Le altre cure
Chinesiterapia, cosmesi, medicina estetica.

Tempo libero
Certosa di Serra San Bruno e ferriere di Mongiana
Nel 1783 un devastante terremoto abbatté le sette torri e le mura, lasciando solo la facciata della chiesa, nudi pilastri e qualche arco sospeso nel vuoto a ricordare l’antica grandezza. La vicenda della certosa di Serra San Bruno iniziò alla fine dell’XI sec., quando Brunone di Colonia, incaricato da papa Urbano II, edificò una piccola chiesa alle falde del monte Pecoraro. Questo, che fu il primo monastero certosino in Italia e il secondo dell'Ordine, passò ai cistercensi che lo tennero dal 1193 al 1514. Dopo secoli di abbandono, tornò a nuova vita nel 1856 per volontà popolare e i relativi restauri terminarono nel 1900.
A Mongiana, a pochi chilometri dalla certosa, le Serre conservano i resti di quello che fu uno dei più importanti complessi siderurgici del regno di Napoli. La fabbrica, oggi seminascosta dalla vegetazione, comprendeva una fonderia con tre grandi altiforni, officine siderurgiche, magazzini, case per gli operai e alloggi per la guarnigione militare.

Curiosità
Informazioni non disponibili

Altre Informazioni Utili Informazioni Utili

 

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