Terme di Agnano - 11 km da Napoli
Agnano. Agnano si trova appena fuori Napoli, oltre la collina di Posillipo, al margine del Parco regionale dei Campi Flegrei, zona di remota ma non del tutto sopita natura vulcanica. La località stessa, con il celebre ippodromo e le terme, si trova sul fondo di un cratere, oggi verdeggiante ma un tempo occupato da un lago, primo fra quanti costellano il golfo di Pozzuoli, fra Procida e Ischia. Un comprensorio che non ha uguali per paesaggi e per storia, in uno straordinario intreccio di suggestioni.
La meraviglia più vicina è il cratere degli Astroni, che ha protetto al suo interno un lembo di natura selvaggia (boschi, paludi e macchia mediterranea), un tempo bandita di caccia dei Borboni, oggi riserva naturalistica. Quanto all’archeologia, c’è solo l’imbarazzo della scelta tra Pozzuoli e Baia, con le memorie del primo porto dell’impero romano e di villeggiature esclusive. Per non dire del mito – Cuma e l’antro della Sibilla; il lago d’Averno con le porte dell’Ade; il capo Miseno, legato alla figura di Enea –, con tutto quel che ne deriva in fatto d’anedottica e suggestioni letterarie.
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Bagni di San Teodoro a Villamaina - 3 Km da Avellino
Villamaina. Le Terme di San Teodoro ricadono nel comune di Villamaina, centro di origine medievale in bella posizione, su un colle, tra i vigneti, a 560 m di quota. Lo scenario è quello dell’Irpinia, distretto montano noto più per il terremoto del 1980 che, come meriterebbe, per la bellezza dei luoghi e la tipicità dei suoi prodotti: dal vino di Taurasi, tra i rossi più apprezzati del Mezzogiorno, alle rustiche delizie di fattoria e di bosco (caciocavallo e pecorino, salumi e carni d’agnello, funghi e tartufi, castagne e nocciole).
Il centro di riferimento è Sant’Angelo dei Lombardi, che reca nel nome il ricordo dei fondatori, i duchi longobardi di Benevento, segno di millenario rango tanto nella scena urbana quanto nella vicina abbazia di S. Guglielmo al Goleto; la cittadina è, tra l’altro, punto di spartiacque tra mar Tirreno e Ionio, vicino alle sorgenti dell’Ofanto che indirizza le sue acque, e il pensiero, per ulteriori scoperte, verso il Vulture e Melfi.
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Terme di Barano d'Ischia - 6 Km da Napoli
Barano d'Ischia. Barano d'Ischia si trova nel quadrante Sud-Est dell’isola, in posizione tra le più suggestive, a 224 m sulle pendici verdeggianti del monte Epomeo, affacciato al mare di mezzogiorno. La vocazione del comune è tradizionalmente agricola, come si legge nella miriade di contrade che punteggiano le colline dell’entroterra, tra vigne e agrumeti. Notevole, comunque, è lo sviluppo di costa, dalla penisola di Sant’Angelo alla punta di San Pancrazio, prima sabbiosa, nel bellissimo Lido dei Maronti, il più ampio dell’isola e ricco di sorgenti calde, poi, doppiato capo Grosso, scoscesa e accessibile solo dal mare, nella cosiddetta Scarrupata. Amenità del paesaggio e bontà del clima – fresco d’estate e dolcissimo d’inverno – abbinate alle risorse balneari e termali, hanno decretato la più recente fortuna di Barano d'Ischia come luogo di villeggiatura.
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Casamicciola Terme - 4 Km da Napoli
Casamicciola Terme. Casamicciola Terme si trova sulla costa settentrionale dell’isola e stende il suo territorio come un lungo arco verdeggiante, dominato dal monte Epomeo e racchiuso tra punta La Scrofa e la collina della Gran Sentinella che sovrasta l'insenatura del porto. È stata una delle prime località dell’isola a essere abitata e una delle più dotate dal punto di vista termale, ma anche la più esposta ai terremoti correlati alla natura vulcanica del luogo: distrutta da un sisma nel 1883, è risorta più regolare e moderna soprattutto nella Marina, attorno al porto e alla piazza, vero centro della vita economica e sociale del comune. Di fisionomia più tradizionale sono le frazioni interne, sparse sulle prime colline, a partire da Piazza Bagni, dove si riconoscono le strutture termali più antiche dell’isola e una serie di eleganti palazzine liberty. Da qui partono i sentieri di risalita nell’entroterra, che attraversano pinete e castagneti offrendo suggestivi panorami sul golfo di Napoli.
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Terme di Stabia a Castellammare di Stabia - 29 Km da Napoli
Castellammare di Stabia. La cittadina riassume nel nome le fasi salienti del proprio passato: fondata dagli osci in età remota, retta da sanniti, etruschi e greci, portata a massimo splendore dai romani, Stabiae subì la stessa sorte di Pompei ed Ercolano a seguito dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.; venne poi il Medioevo del ‘castello a mare’ che svetta sul golfo di Napoli dando una nota romantica alla veduta d’esordio della penisola Sorrentina. Quanto all’età moderna, il Settecento rimanda ai Borboni, che l'ebbero in grande considerazione e rinnovarono la sua fama termale con la costruzione di uno stabilimento di cura degno di tale nome, senza parlare dei cantieri navali, culla di navi celebri come l’Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina Militare Italiana. Dell’epoca è la Villa Quisisana – anche qui nel nome, il segno della salubrità del luogo – adottata dagli stessi Borboni come residenza reale, poi trasformata in ospedale (vi fu curato Garibaldi) e infine in albergo.
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Contursi Terme - 54 Km da Salerno
Contursi Terme. Contursi Terme si trova nel punto in cui la valle del fiume Sele, fin qui stretta tra montagne selvagge, comincia ad aprirsi in un sereno scenario di colline. Un’ulteriore strettoia rende ancora più emozionante il successivo affacciarsi al golfo di Salerno, con l’azzurro del Tirreno sfumato sul verde della piana costiera e la mole dirupata del monte Alburno a dare un tocco in più di suggestione. L’integrità del luogo è testimoniata dalla densità delle aree naturali protette: il Parco regionale dei Monti Picentini e il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a coprire tutto l’arco montano; l'oasi WWF di Persano, tra il Sele e il suo affluente Tanagro, dove vive l’ormai rara lontra. Sull’antica strada delle Calabrie si trova Eboli, pittoresca cittadina medievale che domina il territorio e ne custodisce le memorie, dalla preistoria ai fasti dell’età normanna.
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Terme di Forio - 10 Km da Napoli
Forio. Il territorio di Forio – secondo comune ischitano per popolazione e importanza – corrisponde alla costa occidentale dell’isola, che alterna celebri spiagge e insenature appartate, e al suo entroterra, proteso in dolce declivio prima di vigneti e poi di castagni verso la cima del monte Epomeo. Il capoluogo è affacciato al mare, sul promontorio che divide equamente il litorale; è, tra i centri isolani, quello che meglio conserva la sua fisionomia originaria, con il labirinto dei vicoli e le torri d’avvistamento che rimandano alle incursioni piratesche; segno attuale sono le botteghe di pittori, ceramisti e quant’altro contribuisce allo shopping elegante. L’abitato culmina nella bianca chiesa del Soccorso, protesa verso l’orizzonte a offrire protezione ai marinai e custode dei loro ex voto; dalla terrazza lo sguardo spazia da Nord a Sud, da punta Caruso a punta Imperatore, dalla spiaggia di Citara e quella di Chiaia; al tramonto, si dice, è il luogo più favorevole per assistere al fuggevole fenomeno ottico del raggio verde.
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Terme di Ischia
Ischia.
Ischia è il nome della principale isola del golfo di Napoli e del suo capoluogo, sulla costa nord-occidentale, cittadina dall'anima duplice per storia e fisionomia. Di spigolo si trova Ischia Porto, che prese tale nome a metà Ottocento, quando il lago vulcanico antistante, fino ad allora luogo di pesca e caccia, venne aperto alla navigazione; alle sue spalle, le colline e la pineta cresciuta sulle lave dell’ultima eruzione isolana, del 1302; più in alto, il Montagnone, in cima al quale si sale in cabinovia per godere della splendida vista su Procida e la costa del Vesuvio. Un paio di chilometri più a Sud, è Ischia Ponte, l’originaria Città d’Ischia, affacciata sulla Marina dei Pescatori e collegata all’isolotto che è stato rifugio della popolazione fin dai tempi remoti e poi sede del Castello aragonese, agglomerato di mura, palazzi e ben 13 chiese, abitato nel momento di maggiore splendore da 5000 persone. Ischia Porto è animata da tante attività commerciali e turistiche, specie in quella che, alla parigina, si dice la rive Droite; Ischia Ponte è più scenografica e raffinata, con atelier d’artisti e luoghi di cultura: a collegarle la sfavillante passeggiata dello shopping, rappresentata da via Roma e corso Vittoria Colonna.
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Terme di Lacco Ameno - 6 Km da Napoli
Lacco Ameno. Lacco Ameno si sviluppa tra il mare e le prime pendici del monte Epomeo, protetta dal promontorio che costituisce il vertice nord-occidentale dell’isola. La Marina, cresciuta attorno all’originario borgo di pescatori, si affaccia con una bella passeggiata alla lunga spiaggia, di fronte alla quale spicca il Fungo, uno scoglio modellato in tale forma dagli elementi e assurto a simbolo della località. A un estremo dell’arenile, a segnare il confine con Casamicciola Terme, l’altura della Fundera, dove sorge l’ospedale Rizzoli; dall’altro si apre la piazza S. Restituta, con il santuario dedicato alla martire patrona e gli edifici più rappresentativi, tra cui le storiche terme Regina Isabella; alle spalle di questo nucleo s’innalza il monte Vico (m 116), con la torre aragonese del XV sec. e la retrostante spiaggia di San Montano, tra le più suggestive dell’isola sia per lo scenario naturale sia per le opportunità offerte dal parco termo-balneare del Negombo.
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Terme di Montesano sulla Marcellana - 115 Km da Salerno
Montesano sulla Marcellana. Montesano sulla Marcellana sorge a 850 m di quota tra i Monti della Maddalena, boscosa catena del Preappennino. Da piazza Castello si gode una magnifica vista sul Vallo di Diano, stretta pianura orientata da Nord a Sud, in origine paludosa, in quanto residuo di un lago preistorico, ma bonificata dai romani che vi aprirono la Via Popilia, più tardi nota come Strada delle Calabrie. Ne è capoluogo storico Teggiano, che conserva la fisionomia di borgo medievale arroccato su un colle, ma la rilevanza del luogo, testimone nei millenni del passaggio di eserciti e di celebri viaggiatori, è rappresentata dalla certosa di Padula, vastissima e straordinariamente ricca, per secoli faro di fede e cultura. Alla direttrice del Vallo si sovrappone, passando per Montesano sulla Marcellana, l’antica strada tra le colonie greche di Metaponto, sullo Ionio, e di Paestum, sul Tirreno, circostanza non estranea alla presenza di monaci basiliani che tanto ruolo ha avuto nella storia e nell’arte locale.
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Terme di Pozzuoli - 15 Km. da Napoli
Pozzuoli.
Pozzuoli è un luogo unico al mondo, dove le suggestioni storiche della città (che fu in epoca romana il primo porto del Mediterraneo) si intrecciano a quelle di un ambiente vulcanico che ha fatto nascere miti e leggende. Il primo esempio viene dal più noto dei monumenti cittadini, il cosiddetto Tempio di Serapide – in realtà il Macellum, grande mercato pubblico – le cui rovine prima sono finite sott’acqua per lo sprofondamento del suolo, poi sono riemerse indelebilmente segnate dai molluschi perforatori della pietra che le avevano colonizzate nel periodo di sommersione. Tutt’intorno i Campi Flegrei, vale a dire ‘ardenti’, come li chiamavano i greci, a partire dalla celebre Solfatara, cratere ellittico dove il vulcanismo residuo si esprime ancor oggi in decine di vulcanelli ribollenti di fango e vapore; uno scenario dell’altro mondo, oggi protetto dall'omonimo Parco regionale, dove fu girato, non a caso, uno dei film cult di Totò: 47 morto che parla.
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Terme di Sant’Angelo - 7 Km. da Napoli
Sant’Angelo. Il territorio comunale copre la parte sud-occidentale dell’isola, dalla costa alla vetta del monte Epomeo (788 m), che su questo versante si presenta scosceso e solcato da profondi valloni scavati dall’acqua nel tufo vulcanico. I centri che danno nome al comune si susseguono lungo la strada che corre a una certa distanza dal mare: Serrara, a 366 m; Fontana, a 452. Località di collina e montagna, dunque, ancora legata alla sua tradizione agricola, con la splendida Sant’Angelo, unica frazione marinara, in posizione doppiamente suggestiva sulla penisola che interrompe il litorale, stretta attorno a una piazzetta nell’abbraccio delle case color rosa antico e degli alberghi termali.
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Telese Terme - 28 Km. da Benevento
Telese Terme. Il sito archeologico della colonia romana di Telesia – dotata di un ampio giro di mura, di un anfiteatro e altri notevoli edifici pubblici – è prova eloquente dell’importanza strategica del luogo, protetto come un rocca dalle montagne del Matese e dalle acque del Calore confluenti nel Volturno, ma al tempo stesso in comunicazione con due mari (il Tirreno di Napoli e l’Adriatico di Termoli) grazie alla strada del Sannio. Tutto questo fino al 1349 quando la città, assurta a sede di contea sotto i normanni, venne distrutta da un terremoto che sconvolse anche il sottosuolo carsico della zona: laddove si erano verificati crolli di grotte, apparvero in superficie depressioni simili a crateri, col tempo invasi dal verde e in un caso dall’acqua a formare un laghetto; altrove, invece, affiorarono sorgenti solfuree che impaludarono il territorio decretandone l’abbandono, salvo compensare il danno, a secoli di distanza, sugellando la fortuna termale della nuova Telese.
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Terme di Torre Annunziata - 20 Km. da Napoli
Torre Annunziata. Torre Annunziata si affaccia al golfo di Napoli dalle falde meridionali del Vesuvio, a 20 km dal capoluogo. Si presenta come una cittadina dalle molte attività produttive – a cominciare dagli storici pastifici – ma anche impegnata nel turismo, un tempo soprattutto balneare e termale, oggi anche culturale per quegli elementi d’interesse che sono legati in vario modo alla presenza del vulcano.
Notevole innanzitutto il patrimonio archeologico: la città, infatti, è l’erede della romana Oplonti, sepolta come la confinante Pompei dall’eruzione del 79 d.C. ma eloquentemente ricordata dalle rovine di due grandi ville, una delle quali riferita a Poppea, moglie dell’imperatore Nerone. A interessi di questo genere si aggiungono le attrattive offerte dal vulcano stesso, il cui ambito è oggi elevato a Parco nazionale a tutela sia del patrimonio naturalistico sia delle ville, dei borghi e delle attività tradizionali che gli fanno da cornice.
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Terme di Vico Equense - 38 Km. da Napoli
Vico Equense. La cittadina, erede dell'antica Aequam celebrata da Silo Italico per i suoi vini, venne distrutta dai goti e rifondata dagli angioini in posizione più sicura, su un promontorio roccioso. Lo scenario è quello che ha reso celebre la penisola Sorrentina: oliveti scoscesi, vigne a terrazze, giardini di limoni e sbocchi a un mare di scoglio e piccole spiagge che ne hanno fatto un luogo di delizie balneari. Vico Equense appare come un borgo dai vaghi tratti catalani, con la chiesa della SS. Annunziata affacciata allo strapiombo, la mole terrazzata del Castello e alcune cupole maiolicate che spiccano sul bianco dell’abitato. Più avanti è Seiano, antico casale, da dove si scende alla Marina di Equa, bellissima, probabilmente il centro più antico; nella chiesa di S. Maria Vecchia, custode di una venerata icona, una straordinaria rassegna di ex voto marinari. Da qui la strada s’innalza e raggiunge punta Scùtolo, emozionante balcone sul golfo di Napoli, poi Piano di Sorrento, foriero di ulteriori bellezze.
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