Arta Terme - 56 km da Udine
Arta Terme. Da Udine, risalendo il Tagliamento attraverso le colline di San Daniele del Friuli e Tarcento, si supera Gemona del Friuli in vista delle prime montagne, poi si imbocca la strada che porta in Carnia. A Tolmezzo il cosiddetto Canale di San Pietro, percorso dal torrente But, si apre verso Nord e culmina nel passo di Monte Croce Carnico, al confine con la Carinzia; si tratta di un’ampia vallata, a pascoli e boschi. Qui sorge Zuglio, erede del municipio romano Forum Iulium Carnicum, importante stazione sulla Via Augusta Julia nota per le terme e in particolare per le acque curative sulfuree canalizzate dalla vicina località di Arta. “Un tappeto di smeraldo sotto al cielo il monte par”: dei tanti elogi che si è meritato il luogo, valga la sintesi poetica del Carducci, che fu villeggiante assiduo e ispirato. Certamente singolare è trovare uno scenario decisamente alpino a poco più di 400 m di quota, ma questa non è che la prima sorpresa della Carnia.
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Grado Terme - 43 km da Gorizia
Grado Terme. L’appellativo “Isola d’Oro” riassume egregiamente la realtà geografica di Grado, sospesa tra mare e laguna, e la sua ricchezza: sabbia finissima e sole. I secoli trascorsi ci hanno consegnato una cittadina pittoresca, tutta viuzze e campielli attorno al'antica cattedrale di S. Eufemia dal classico impianto basilicale, scrigno di stupendi mosaici; la realtà odierna è costituita soprattutto dalla stazione balneare, sviluppatasi verso Est con un Lido ben attrezzato anche per cure termali e congressi, e dalla grande marina di Bocca di Primero con annesso campo da golf.
Le strutture sono adeguate all’eccezionalità del luogo, come garantisce da più di un lustro la Bandiera Blu della Comunità Europea che colloca Grado tra le località di mare all’avanguardia per sensibilità ambientale e organizzazione turistica.
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Terme di Lignano Sabbiadoro - 59 km da Udine
Terme di Lignano Sabbiadoro. “La quiete magica di questo paesaggio che si libra tra cielo e mare, dove il tempo scorre lento e il ritmo della vita è rimasto quello di tanti anni fa”. La citazione è tratta dal romanzo Oltre il fiume e tra gli alberi di Ernest Hemingway, che conobbe questi luoghi negli anni della Grande Guerra e che vi tornò più volte quand’era ormai personaggio leggendario. “La Florida d’Italia”, così definì Lignano: spiagge a perdita d’occhio tra mare e acque interne; ville e alberghi all’ombra della pineta; vivacità contagiosa nella città delle vacanze.
L’antico approdo di pescatori nasce come località turistica nel 1903 con i primi stabilimenti balneari, ma già nel 1935, per decreto governativo, può fregiarsi del titolo di Sabbiadoro 'per alti meriti balneari'. Al nucleo originario, all’imbocco della laguna di Marano, si sono aggiunti negli anni Lignano Pineta, disegnata con un certo ardire urbanistico per un turismo più raffinato, e Lignano Riviera con la stazione termale e la nuova, grande marina alla foce del Tagliamento. D’estate, al massimo dell’affluenza, Lignano diventa la città più popolosa del Triveneto e tra le più mondane dell’Adriatico.
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