Lecce: Chiesa di San Matteo

Terme di Santa Cesarea Terme


Santa Cesarea Terme - 48 Km da Lecce
Il borgo, situato quasi all’estremità della penisola salentina, si affaccia, tra scogliere selvagge, sul canale d'Otranto. Su un ripiano a picco sul mare, Santa Cesarea Terme gode di un clima temperato, mite d’inverno e fresco d’estate. Lo sviluppo economico e urbanistico prese avvio agli inizi del ’900; ancora oggi si possono ammirare le ville della ricca borghesia salentina, dalle curiose strutture architettoniche nate dalla fusione tra l'influenza araba e il barocco leccese. Oltre che alla splendida posizione, il borgo deve la sua fortuna alle sorgenti solfuree, che hanno favorito la nascita e lo sviluppo di una florida attività termale.
Sono da segnalare altri due luoghi di particolare attrazione: in stupenda posizione sulla bianca scogliera, la grande Piscina solfurea, che cattura l’acqua marina e la mescola con quella che scaturisce dalle sorgenti termo-minerali; il bagno degli Archi, dalle cui acque affiorano caratteristici monoliti di tufo che compongono un paesaggio assai suggestivo.

Stabilimenti e Centri Termali

Terme di Santa Cesarea
via Roma 40, tel. 0836944314, fax 0836944213
info@termesantacesarea.it • www.termesantacesarea.it
anche albergo • apertura marzo-dicembre • accoglienza disabili

Come Arrivare
In auto: S.S. 16 Lecce-Otranto e deviazione a Maglie per km 19 su S.S. 497
In treno: linea Lecce-Gagliano del Capo, stazione di Poggiardo, km 8

Caratteristiche
Secondo una leggenda cristiana sarebbe stata la vergine Cisaria, rifugiatasi in una grotta per sottrarsi alle voglie incestuose del padre, a trasmettere la sua purezza alle acque. Il fenomeno delle sorgenti termali interne alle grotte costiere di questo tratto del litorale salentino era conosciuto fin dai tempi più remoti e utilizzato spontaneamente dagli abitanti del luogo. Le acque solfuree di Santa Cesarea Terme, captate direttamente con pozzi situati nel primo entroterra, vennero valorizzate scientificamente verso la fine dell’Ottocento. Oggi le Terme – in attesa che entri in funzione il nuovo grande impianto edificato oltre la pineta a Nord-Est dell’abitato – si articolano in tre aree vicino al mare: gli uffici amministrativi; il grande stabilimento Gattulla (con reparto inalatorio, centro per la cura della sordità rinogena e reparti per fanghi-bagni, massaggi ecc.), costruito nel 1910 in suggestiva posizione a picco sulla scogliera e ben riconoscibile per la fantasiosa architettura di ispirazione moresca; l’elegante stabilimento Palazzo, collegato con l’omonima struttura alberghiera e dotato, oltre che di reparti di cura come quelli del Gattulla, anche del centro benessere Linea Blu che propone programmi personalizzati rivolti all'equilibrio psico-fisico dell’individuo, con uso anche di tecniche orientali e di una linea di prodotti dermocosmetici.

L'acqua
Cesarea. 30 °C solfurea salso-bromo-iodica.
Cupa. 30 °C salso-bromo-iodica solfurea.
Palazzo. 30 °C salso-bromo-iodica solfurea.

Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, dell'apparato urinario e del ricambio, ginecologiche.

Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, docce nasali, grotte/stufe, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, insufflazioni, irrigazioni nasali, irrigazioni vaginali, nebulizzazioni, piscina termale, politzer crenoterapico.

Le altre cure
Chinesiterapia, consulenza, educazione alla salute, fitness, ginnastica respiratoria, massaggi, medicina estetica, programmi antistress, riabilitazione, terapie fisiche.

Tempo libero
Otranto: il ponte del Levante
Otranto, la greca Hydruntum, forse fondata dai tarantini, poi municipio romano, tra l’XI e il XII sec. assistette all’intenso transito di crociati e mercanti veneziani, ebrei, dalmati e levantini. A porre fine a un periodo di straordinario splendore fu la devastazione compiuta dai turchi, impadronitisi della città dopo un assedio durato quindici giorni, nel 1480, e in seguito l’affermarsi di Lecce, la potenza rivale. La parte più antica di Otranto, racchiusa nelle mura aragonesi, ha conservato intatto il suo fascino, sobriamente trasmesso dalle porte, dalle vie lastricate, dalle candide case. La cattedrale, fondata in età romanica, fu ricostruita dopo il passaggio dei turchi che l’avevano adibita a bivacco; conserva un mosaico composto di tessere di duro calcare, con una moltitudine di immagini che racchiudono tutto il sapere medievale: dal Physiologus al Romanzo di Alessandro Magno alla leggenda di re Artù.

Le grotte di Castro
Tra Santa Cesarea Terme e Castro vi è uno dei 'musei' più singolari d’Italia, ospitato nel cuore della stessa roccia che caratterizza quel tratto di costa. Sono le grotte di Castro e, in particolare, le grotte Romanelli e Zinzulusa. La prima custodisce uno dei giacimenti preistorici più importanti d’Italia; fu frequentata dall’uomo già nel Paleolitico superiore e i graffiti che si notano alle pareti sono fra le prime manifestazioni artistiche dell’uomo. I fossili di animali (stambecchi, rinoceronti, elefanti, ippopotami) e i manufatti litici che vi sono stati rinvenuti sono ora conservati al Museo paleontologico di Maglie. Per la sua bellezza, la Zinzulusa è detta anche 'la perla delle grotte'. Il suo nome deriva dalle numerose stalattiti e stalagmiti che, a quelli che la scoprirono, sembrarono simili a 'zinzuli' (cenci) stesi ad asciugare. Suggestive concrezioni danno il nome alle diverse cavità che la costituiscono, mentre in un terso laghetto è sopravvissuto il bianchissimo granchiolino Thyphlocaris salentina, varietà di una specie estinta più di 200.000 anni fa.

Curiosità
Informazioni non disponibili

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