Lecce: Chiesa di San Matteo

Terme di Torre Canne


Torre Canne - 10 Km da Brindisi
Il borgo, il cui nome si fa risalire alla torre-faro eretta su un piccolo promontorio, è inserito in uno splendido contesto naturalistico, artistico e storico. A una manciata di minuti: Alberobello e i suoi trulli, Ostuni “la bianca” che si staglia sulla circostante campagna, Egnazia e la sua area archeologica, la barocca Martina Franca, le grotte di Castellana.

Stabilimenti e Centri Termali

Terme di Torre Canne
via Appia 2, tel. 0804820133, fax 0804820043
info@bluserenahotels.it • www.bluserenahotels.it
anche albergo • apertura maggio-ottobre • accoglienza disabili

Come Arrivare
In auto: S.S. 16 Bari-Brindisi e deviazione di km 6 nei pressi di Pezze di Greco
In treno: linea Bari-Lecce, stazione di Cisternino di Fasano, km 3

Caratteristiche
Le virtù terapeutiche delle acque salso-bromo-iodiche di Torre Canne vennero scoperte nella prima metà dell’Ottocento, ma il loro sfruttamento inizia soltanto nella seconda metà del Novecento, con la costruzione di uno stabilimento successivamente ristrutturato e modernamente attrezzato. Delle 11 sorgenti, l’Antesana e la Torricella, che sgorgano a 18°C con un’alta percentuale di mineralizzazione, vengono utilizzate a scopi terapeutici. Il complesso termale è ospitato in un vasto parco di conifere e tamerici, all’interno del quale si trova un laghetto alimentato da sorgenti sotterranee e ricco di depositi di fango minerale. Negli ultimi vent’anni sono state realizzate numerose strutture per la riabilitazione (centri per le cefalee, la riabilitazione delle sindromi vertiginose, la prevenzione dell’osteoporosi e della debilità muscolare nell’anziano) e per le cure estetiche, con un centro benessere che propone una vasta gamma di programmi specifici (anticellulite, antiedema, relax, uomo, antiacne, antivarici, tonificante, bellezza). Il parco delle terme è situato a ridosso della spiaggia e dispone di un grande albergo annesso ai reparti di cura, con piscina, campi da tennis, animazione, discoteca, servizi e attrezzature che caratterizzano un villaggio vacanze.

L'acqua
Antesana. 18 °C cloruro-solfato-sodico-bromurata.
Torricella. 18 °C cloruro-solfato-sodica.

Le indicazioni terapeutiche
Malattie circolatorie, della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, ginecologiche.

Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, docce nasali, fanghi, grotte/stufe, humage, idromassaggi, idropercorso, inalazioni caldo-umide, insufflazioni, irrigazioni vaginali, nebulizzazioni, piscina termale, politzer crenoterapico, ventilazioni polmonari.

Le altre cure
Acquaticità, chinesiterapia, consulenza, cosmesi, educazione alla salute, fitness, ginnastica respiratoria, idrochinesiterapia, massaggi, medicina estetica, programmi antistress, riabilitazione, terapie fisiche.

Tempo libero
Ostuni, una bianca casba
Un intrico urbano che ricorda una casba araba: questa è Ostuni, simile a un bianco bastione che si annuncia da lontano nella campagna disseminata di olivi. Si vuole far derivare il suo nome dal greco astu neon, città nuova; passata ai romani, saccheggiata dagli ostrogoti di Totila, dai longobardi e dai saraceni, rifugio di monaci basiliani provenienti dalla Siria e dall’Egitto, prosperò sotto normanni, angioini e aragonesi.
La città si dispone intorno alla cattedrale tardogotica, una delle più ammirate di Puglia; nei dintorni, il santuario di S. Oronzo, del XVII sec., con una cripta basiliana sotto il presbiterio, e la chiesetta di S. Biagio in Rialbo, scavata nella roccia e affrescata secondo i modi basiliani.

I trulli della Murgia e le grotte di Castellana
In greco medievale il termine trullo significa cupola, ma si tratta di false cupole, realizzate sovrapponendo le pietre (chiancarelle) in cerchi concentrici sporgenti all’interno, come nelle tholos di Micene. La pietra dei trulli annuncia e conduce alla roccia che, erosa dai fiumi sotterranei, si è trasformata, nel corso di un tempo infinito, nel complesso speleologico carsico più spettacolare del territorio italiano: le grotte di Castellana. Esplorate a fine '700, furono aperte al pubblico nel 1938, dopo la visita dello speleologo Franco Anelli. Il viaggio inizia scendendo la Grave, un’ampia voragine a cielo aperto profonda 60 m; si procede quindi in una serie di cavità tra loro collegate, alte fino a 40 m e disposte per circa 3 km, al cui termine è la cristallina grotta Bianca.

Curiosità
Informazioni non disponibili

Altre Informazioni Utili Informazioni Utili

 

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