Elisa di Rivombrosa - Parte Seconda
Riassunto Settima Puntata
Trasmessa da Canale 5 il 27 ottobre 2005
A Napoli si sfiora il dramma.
Dopo vane e varie ricerche Elisa, convocata da Lucrezia in chiesa, apprende che sua figlia e la balia sono state rapite da lei per un ricatto. Ella vuole che Elisa, anche trascorrendo notti d’amore col Barone Nicola, rubi il gioiello ”stella marina” dalla sua camera da letto in cambio della libertà delle due. Elisa, per amore della piccola, cede andando contro ogni suo principio. Ritorna al Palazzo di Conegliano, si scusa con Nicola per la fuga repentina e finge di accettare la sua corte. Grey si adira con lei: ”Proprio voi che parlate di onestà ora vi comportate meschinamente! Mi avete burlato! Vi interessa il Barone per il suo denaro! Avete finto di partire! Avete allontanato vostra figlia per avere meno ostacoli! Mi pento di avervi aperto il mio cuore! Torno ad essere diffidente!”.
Lucrezia ha imposto a Elisa il silenzio totale sulla vicenda perciò risponde: ”Vi prego di fidarvi ancora. Non posso spiegarvi nulla. E’ questione di vita o di morte! Credetemi! Non mento su nulla!”.
Elisa prova per Nicola un gran senso di repulsione. Nemmeno il pensiero della figlia la dissuade ad accettarlo. Ella fugge dopo avergli detto ciò che veramente pensa di lui. Inoltre non ha trovato il gioiello perché Nicola lo ha nascosto da un’altra parte. Christian la raggiunge e gli dice la verità sul suo ritorno. Egli, come sempre, promette di aiutarla.
Con un tranello Elisa tiene Lucrezia impegnata alla roulette. Grey libera Agnese e Amelia rinchiuse nei sotterranei della casa da gioco di Lucrezia. Ancora una volta il Capitano dimostra di conoscere bene i luoghi e i passaggi segreti delle dimore dei Conegliano. Strano, non dovrebbe esserci mai stato prima! Lucrezia, scoprendo di essere stata frodata, va su tutte le furie. Balia, figlia, Elisa e Grey si abbracciano commossi, sani e salvi. Christian adora la piccola Agnese, la coccola e accarezza molto.
Il momento magico e tanto atteso tra Elisa e Grey e’ finalmente giunto. Egli sussurra: ”Perdonatemi per aver dubitato di voi!”. Ella risponde: ”E’ normale, non potevate immaginare che cosa fosse successo! Io non potevo dirlo a nessuno. Per un momento anch’io ho dubitato di voi! Credevo che aveste rapito Agnese!”. Grey: ”Anche questo è normale, pure io l’avrei fatto!”. Si baciano prima titubanti poi sempre più presi sulle vecchie scale, di notte, in un viottolo buio e silenzioso. L’idillio è interrotto da Amelia che sopraggiunge per chiamare Elisa. Le due si guardano complici, imbarazzate, divertite e felici.
Intanto a Rivombrosa è tratto in arresto perché pratica l’autopsia illegalmente sui cadaveri. A denunciarlo è il Marchese Ercole Salvati di Cerreto, medico personale del re. Questi si vendica per un vecchio torto subito: Ceppi lo ha umiliato costringendolo ad aiutarlo a far partorire un’umile contadina. Inoltre è suo rivale in amore: il nobiluomo corteggia insistentemente Anna, fidanzata di Ceppi e cognata di Elisa. Ercole ha attinto informazioni su Antonio da Celeste, domestica di Rivombrosa. La ragazza spiffera tutto per vendicarsi di essere stata declassata da Anna da dama di compagnia a domestica tutto fare. Celeste si pente ma ormai è tardi, il guaio è fatto. Lo stalliere Angelo, suo fidanzato, la consola.
Sempre Celeste, ingenuamente, rivela ad Armand Benach, che finge di corteggiarla, che i Ristori non hanno i soldi per saldare il debito con lui e suo fratello. L’avido Armand si reca dal notaio, senza rivelarlo a nessuno, e firma l’atto con cui Rivombrosa diviene di sua proprietà. Inganna pure il notaio asserendo che suo fratello Victor è d’accordo. Essendo partito per curare i loro affari in Francia lo ha incaricato di sottoscrivere l’atto.
La sorte di Rivombrosa e dei suoi abitanti sembra segnata irreparabilmente. E’ davvero giunta la fine?