Anche i cinesi ballano la Pizzica ...
di Claudia Presicce
Che la tela tessuta dalla taranta si stesse estendendo lentamente e tenacemente fuori dai confini della sua terra, lo si è intuito negli ultimi otto anni. Ma che l’interesse per questa danza e per la sua musica irruente e trascinante arrivasse nell’estremo est del mondo, presso uno dei pochi del mondo di cui non c’è traccia nel dna salentino, suscita una certa impressione. La Cina non è così lontana: il nostro battito l’ha raggiunta ed ha richiamato l’attenzione dei giornalisti del luogo.
Non è tutto. Altra impressione susciterà l’idea che un giorno a dirigere la grande orchestra della Notte della Taranta ci sarà un eclettico premio Oscar come Roberto Benigni.
Andiamo con ordine. La Notte della Taranta 2005 sarà ricordata anche per la presenza della Tv di Stato Cinese che ha chiesto di poter raggiungere il Salento e di esserci per assistere al concertone del 27 agosto di Melpignano. Arriverà direttamente da Pechino una troupe, dopo una serie di contatti e con tanto di richiesta formalizzata ai salentini dall’ambasciata italiana in Cina tramite un consulente che si è rivolto al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Appurato il reale interesse, Vendola ha fatto da tramite tra gli organizzatori e i cinesi, e il sindaco di Melpignano Sergio Blasi ha firmato i visti di ingesso per i giornalisti e i cameraman del service che approderà nel Salento.
E se l’anno scorso la Notte della Taranta ha avuto il suo spazio sul “New York Times” quest’anno le immagini dell’orchestra popolare, di Ambrogio Sparagna (intervista ad Ambrogio Sparagna), Francesco De Gregari e compagni scatenati sul palco degli Agostiniani si vedranno nel paese della seta, sulla Tv di Stato di fronte a milioni e milioni di cinesi. E già si ipotizza una trasferta dell’orchestra della Notte della Taranta a Pechino nel prossimo autunno.
Ma l’espansione continua. Il 2 settembre è confermato il concerto dell’orchestra in Piazza Maggiore a Bologna, per esplicita richiesta di Sergio Cofferati che ha ritenuto di fare un omaggio alla florida comunità pugliese presente in Emilia Romagna (insieme collaborano Comuni di Melpignano e Bologna e Regioni Puglia ed Emilia Romagna). Ma non è ancora tutto.
Il 17 settembre l’Ensemble di Sparagna aprirà la “Notte Bianca” a Roma e la chiuderà il 18 mattina in Campidoglio, a tutta pizzica, direttamente dallo spettacolo del 27 agosto. La sorpresa sarà un nuovo maestro concertatore … alle prime armi: tal Roberto Benigni, professione regista, attore, premio Oscar. La pizzica incontrerà così la verve di uno tra i più grandi personaggi dello spettacolo italiano contemporaneo davanti al pubblico della più bella notte dell’estate romana. Una nuova sfida con un nuovo maestro per un’eclettica e duttile musica popolare.
Intanto fervono i preparativi per i tredici concerti che dal 12 agosto prossimo, a partire dalla prima serata a Corigliano d’Otranto, coinvolgeranno altrettanti comuni dell’entroterra salentino e oltre trentacinque gruppi, tra cui gli storici Officina Zoè, Zimbarie, Ghetonia, Nidi d’Arac, Arakne Mediterranea, Uccio Aloisi Gruppu, Canzoniere Grecanico Salentino, Menamenamò, Opa Cupa e Alla Bua. Saranno concerti itineranti che vedranno impegnati più gruppi di musica popolare, dai più noti agli emergenti e che segneranno le tappe del festival della Notte della Taranta 2005 che approderà poi al concertone il 27 agosto, come sempre a Melpignano.
Piero Pelù, Giovanna Marini, oltre al “principe” De Gregari e a Davide van de Sfroos, ai Sud Sound System, e all’attrice Sonia Bergamasco saranno protagonisti di un progetto che va ben oltre la musica. Porteranno note di pace e di unità, quelle della musica popolare che unisce dalle Alpi al tacco della penisola tutti gli italiani, tutta la classe popolare italiana che ha in realtà un solo canto fatto di tante sfumature e tanti dialetti.
Un messaggio di unità dunque partirà da questo angolo fino a ieri remoto del Salento che grazie alla sua musica ha allargato i suoi confini a dismisura. Salento Giamaica, con il raggae dei Sud Sound System, Salento Europa con il concertone della Notte della Taranta trasmesso sul satellite e su 100 emittenti locali italiane, Salento ed il rock, come è successo con il batterista dei Police nel 2003, Stewart Copeland che dal Salento poi non è più andato via. Ora la nuova conquista: il Salento sbarca in Cina.
Clamorosa festa di popolo, clamoroso gioco di suoni
di Sergio Blasi
Notte della Taranta 2005. Otto edizioni. Otto anni che profondamente segnano la recente storia salentina. Un cammino tutto volto al costruire senza lasciare nulla d’intentato, provando sintonie ed incontri. Accordi di un nuovo sentire per dare corpo ad una necessità e ad un sogno: trovare e dare senso contemporaneo ad una cultura per anni tenutasi nel ri-morso, nascosta e tesa in tentativi, in piccole aperture di fiato capaci di proteggere energia, di conservare e muovere nel tempo, da interprete ad interprete, quel vigore che oggi ci viene consegnato. Un patrimonio di canti, di melodie, di ritmi che alla pari si confronta con la grande tradizione della musica italiana, europea e mediterranea.
Otto edizioni e c’è molto “parlare” intorno ad un movimento di rinascita e di scoperta ritenuto ormai “ingombrante” tant’è irruente nel suo propagarsi anche incontrollato e selvaggio. Ma succede così quando per tanto tempo s’è subita l’infatuazione coloniale e poco s’è saputo dare in riscatto, in resto culturale, in permanenza d’orgoglio identitario, e la soggezione era la norma dello stare a guardare e del consumare.
Lo stento ancora, era ieri sera, un ospite in transito, uno che il Salento lo conosce per averlo frequentato – artista, insegnante d’Accademia – dice: “quando cerchi la musica nell’arte, trovi il Salento”. E’ questa la caratura, lo stigma che ci portiamo! Essere battito di cuore che muta in suono. Essere danza, piede che schiaccia inedia e malinconia. Essere clamore di battiti insieme sentini!
La Notte della Taranta è festa. Clamorosa festa di popolo, clamoroso venire di genti, clamoroso gioco di suoni. Con gli ospiti e il vestito nuovo che accoglie.
Il vestito nuovo cucito insieme in mesi di lavoro, con un gruppo in crescita di competenza e responsabilità. Un ensemble che s’è fatto ambasciatore di uno spessore, di una sensibilità che coinvolge e colma teatri abituati allo star seduti dell’ascolto. Così è stato a Roma nel giorno della festa di San Pietro e Paolo, lo scorso giugno. “Galatina” è andata a Roma a “sanare” con i suoi ritmi, con le sue melodie l’inquieto che ci abita, il disagio di un presente e di un futuro ingombrante incapace di porre rimedio alla domanda di vita, di certezze, di qualità. Questo è la Taranta: sanare insieme e crescere. E questo la Taranta sarà nel suo cammino di domani verso la costruzione di un’entità capace di mutare l’evento in un impegno di lavoro aperto alla scena musicale, alla ricerca, alle vocazioni e ai talenti che fanno ricca la Terra Salentina. Passato e Futuro stretti insieme a trovare lingua e nuova Storia.
Il Festival
12 agosto - Corigliano d'Otranto
Khaossia, Demotika Orkestar,
Mascarimirì
13 agosto - Zollino
Enza Pagliara e Assurd,
Menamenamò (Banda Unipop, Cantori di Menamenamò, Li Santi Pauli)
14 agosto - Martignano
Tarant'Opera (spettacolo teatrale), Avleddha Bizantina, Airesis
16 agosto - Soleto
Arakne Mediterranea, Canzoniere Grecanico Salentino
17 agosto - Calimera
Schiattacore, Manigold, Kaos Meridionalis
18 agosto - Galatina
Mediterrae Ensemble, Canto alla terra, Opa Cupa
19 agosto - Martano
Malesciana Folk, Zuf de Zur, Salentorkestra
20 agosto - Cutrofiano
Anime Bianche, Fratelli Mancuso, Alla Bua
21 agosto - Alessano
Gruppo Folk Vincanto, Ghetonia, Zoè
22 agosto - Cursi
Kalascima, Malicanti, Mario Salvi e i suoi mastri suonatori di Villa Castelli
23 agosto - Sternatia
Su d'Est, Kumenei etnomusica salentina, 'E Zezi gruppo operaio
24 agosto - Carpignano Salentino
Scazzacatarante, Uccio Aloisi, Nidi d'Arac
25 agosto - Castrignano dei Greci
Epifani Barber's, Zimbarie
27 agosto - Melpignano
Orchestra Popolare La Notte della Taranta diretta da Ambrogio Sparagna, Francesco De Gregori, Giovanna Marini, Piero Pelù, Davide van de Sfroos, Uccio Aloisi Gruppu, Sud Sound System, Pino Ingrosso, Sonia Bergamasco, Mimmo Epifani, Compagnia Sunadur di Ponte Caffaro, Giovanni Coffarelli, Giovanni Avantaggiato, Pino Zimba
Fonte: "Il Quotidiano" di domenica 7 agosto 2005.
Autore: Claudia Presicce
Notte della Taranta - Edizione 2006