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Terme di Caramanico

Elenco aggiornato dei centri di cura termali a Caramanico in Abruzzo con informazioni dettagliate sulle località e sugli stabilimenti termali, sulle acque, sulle terapie ed i trattamenti previsti

Elenco degli stabilimenti e centri termali a Caramanico

Caramanico Terme - 51 Km da Pescara

Caramanico Terme sorge allo sbocco di una valle stretta e profonda che le acque dell’Orfento hanno scavato nelle rocce della Maiella. Le origini del borgo si perdono nella leggenda che risale a un nipote di Carlo Magno, il monaco Caro. Caramanico Terme conserva un aspetto tipicamente medievale, con i resti delle porte, delle vecchie mura di cinta e del castello. Di notevole bellezza alcuni monumenti religiosi, tra i quali la chiesa di S. Maria Maggiore, con un bel portale e l’impianto romanico-gotico. Nella frazione San Tommaso è l’omonima chiesa, edificata in pietra locale su un preesistente edificio sacro, probabilmente dedicato al culto delle acque: notevoli all’interno i bassorilievi a motivi naturalistici di una vasca riutilizzata come acquasantiera. La realizzazione della chiesa, che fu ultimata nel 1202, è attribuita alle maestranze dell’abbazia di S. Clemente a Casauria (a circa 20 km), il più bel monumento religioso di tutta la regione.

Stabilimenti e Centri Termali

Terme di Caramanico
Via Via Torre Alta, 16, 65023 Caramanico Terme PE, tel. +39 0859230661, fax +39 0859230610
info@termedicaramanico.it • www.termedicaramanico.it
anche albergo Maiella e delle Terme • apertura fine aprile-novembre • accoglienza disabili

Come Arrivare
In auto: A25 Torano-Pescara, uscita Casauria-Torre de' Passeri, km 26
In treno: linea Roma-Pescara, stazione di Scafa, km 21
In treno: aeroporto Pescara, km 47

Caratteristiche
Le sorgenti termali erano conosciute già nel ’500, ma vennero valorizzate solo a partire dal 1901, dopo la costruzione del primo stabilimento termale. Le acque solfuree della sorgente Salute, che sgorgano in località Santa Croce, vengono convogliate al vicino stabilimento attraverso un sistema di canali mentre, a poca distanza, sgorgano le acque oligominerali del Pisciariello, altamente diuretiche; gli ospiti hanno così a disposizione due tipi di acque molto diverse. L’albergo Maiella e delle Terme offre la possibilità di un soggiorno integrato alle cure termali, mentre a poca distanza, il centro sportivo polivalente con piscine, palestra, tennis attira i più sportivi. A pochi chilometri, vicino alla sorgente S. Croce, immerso nel verde nella Riserva naturale della valle dell’Orfento, il raffinato La Réserve Hotel Terme, aperto nel 1997, dispone di un centro benessere con cure termali interne (inalatorie, fanghi, bagni, bibite), cure mediche (massoterapiche, metodiche diverse) ed estetiche attraverso percorsi personalizzati.

L'acqua
La Gisella. 10 °C solfurea solfato-calcica.
La Salute. 11 °C solfurea solfato-calcica.
Pisciarello. Oligominerale.

Le indicazioni terapeutiche
Malattie del fegato e delle vie biliari, della pelle, dell'apparato digerente, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, dell'apparato urinario e del ricambio, ginecologiche, stomatologiche.

Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, cure idropiniche, docce nasali, fanghi, humage, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, insufflazioni, irrigazioni gengivali, irrigazioni nasali, irrigazioni vaginali, nebulizzazioni, politzer crenoterapico, ventilazioni polmonari.

Le altre cure
Chinesiterapia, cosmesi, ginnastica respiratoria, massaggi, programmi antistress, riabilitazione, terapie fisiche.

Tempo libero
Il Parco nazionale della Maiella
Istituito nel 1995, il Parco nazionale della Maiella si estende su una superficie di circa 74.000 ettari. “Montagna madre”, così è chiamato questo possente e affascinante acrocoro roccioso, piazzato nel bel mezzo dell’Appennino. La Maiella non è infatti un’unica vetta, ma un complesso di altipiani e cime, una sessantina delle quali superano i 2000 m – il monte Amaro con i suoi 2793 m è, dopo il Corno Grande (2912 m), la seconda vetta dell’Appennino –. Per quanto vicino al massiccio del Gran Sasso d'Italia, la Maiella ne è l’antitesi, con gli altipiani improvvisamente interrotti da bastioni di roccia alti centinaia di metri o da profondissime strette valli.
Sono tanti, in questo paesaggio, i luoghi da visitare: tra i più struggenti il bosco di S. Antonio nel comune di Pescocostanzo, con i suoi secolari faggi contorti; l’alta valle dell’Orfento; la gola di S. Spirito; l’altopiano di Femmina Morta. Di altrettanto interesse sono i segni che l’uomo ha lasciato in questa regione: santuari italici, centri medievali con le loro mura, torri e castelli, monasteri e abbazie edificati da eremiti; da ricordare, tra questi ultimi, Pietro da Morrone, salito al soglio di Pietro con il nome di Celestino V e passato alla storia come il papa del "gran rifiuto".

Sulle tracce della lontra
Caramanico Terme ospita un centro faunistico di salvaguardia e recupero della lontra (che, con la foca monaca, è il mammifero acquatico più minacciato in Italia). Il centro si trova all'interno della Riserva naturale della valle dell'Orfento, il fiume che nei millenni ha scavato una spettacolare gola carsica, percorribile lungo due itinerari segnalati. Le acque del fiume sono di una purezza straordinaria e ricche di pesci; il verde è profondo e intenso: salici che si specchiano sul corso impetuoso, felci, ontani, carpini e altre rigogliose specie arboreee riparie.

Curiosità
L’acqua Solfurea di Caramanico è conosciuta da tempi antichi. Nel Cronicon Casauriense si legge:
“In Dei nomine. Ab incarnatione Domini nostri Ihesu Cristi. Anno MXXXIII, mense Februarii
……..in locum qui nominatur Caramanicum, in vocabolo de aqua putrida, ipsi Sancte Ecclesie que
edificata est in honore Sancte Crucis ….”
Successivamente, nel 1576, Padre Serafino Razzi così scriveva nel suo diario, circa una visita fatta a Caramanico, per svolgere la predicazione quaresimale:
“… Allì 17 Marzo, in sabbato, dopo desinare, andai col Priore fra’ Giuseppe di questa Terra di Caramanico, che così hora si chiama, invece di Caromonaco, a spasso circa mezzo miglio, a un certo romitorio, detto San Castaldo, poco sotto la Villa di Santa Croce, in una ripa, sopra il fiume Orfento; vedemmo nel viaggio, e passammo molti rivi d’acque, ed uno fra gli altri detto, la Zolfanaia di cui bevendo i rognosi, tante mattine, guariscono, come mi narra il compagno……”

Altre Informazioni Utili su Caramanico

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Otranto Hotel Albergo La Punta ***

Hotel La Punta
Vico Antonio Sforza, 18 - 73028 Otranto, Lecce
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