Lecce: Chiesa di San Matteo

Terme di Vico Equense


Vico Equense - 38 Km. da Napoli
La cittadina, erede dell'antica Aequam celebrata da Silo Italico per i suoi vini, venne distrutta dai goti e rifondata dagli angioini in posizione più sicura, su un promontorio roccioso. Lo scenario è quello che ha reso celebre la penisola Sorrentina: oliveti scoscesi, vigne a terrazze, giardini di limoni e sbocchi a un mare di scoglio e piccole spiagge che ne hanno fatto un luogo di delizie balneari. Vico Equense appare come un borgo dai vaghi tratti catalani, con la chiesa della SS. Annunziata affacciata allo strapiombo, la mole terrazzata del Castello e alcune cupole maiolicate che spiccano sul bianco dell’abitato. Più avanti è Seiano, antico casale, da dove si scende alla Marina di Equa, bellissima, probabilmente il centro più antico; nella chiesa di S. Maria Vecchia, custode di una venerata icona, una straordinaria rassegna di ex voto marinari. Da qui la strada s’innalza e raggiunge punta Scùtolo, emozionante balcone sul golfo di Napoli, poi Piano di Sorrento, foriero di ulteriori bellezze.

Stabilimenti e Centri Termali

Terme dello Scrajo
S.S. 145 Penisola Sorrentina, tel. 0818015731, fax 0818015734
info@scrajoterme.it • www.scrajoterme.it
anche albergo • apertura marzo-dicembre

Come Arrivare
In auto: raccordo autostradale A3-Castellammare di Stabia, uscita a fine tronco, km 9
In treno: linea Torre Annunziata-Sorrento, stazione di Vico Equense
In aereo: aeroporto Napoli/Capodichino, km 39

Caratteristiche
Percorrendo la strada Sorrentina, poco prima di Vico Equense, si costeggia dall’alto l’insenatura dello Scrajo, con gli scogli dei Tre Fratelli, la spiaggia e le terme sorte in corrispondenza di una sorgente di acque solfuree tanto copiosa quanto singolare per punto d’affioramento. Il luogo, frequentato già in epoca romana, offre la rara opportunità di sperimentare gli effetti combinati delle due acque, minerale e marina, che si mischiano in una piscina scavata nella scogliera. Felicissimo per collocazione, tra giardini e oliveti, a picco sul mare, lo stabilimento di cura (fondato nel 1895) è servito da un’apposita fermata della ferrovia Circumvesuviana.

L'acqua
Serapo. Fredda solfureo-salso-bromo-iodica.

Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, ginecologiche.

Le cure termali
Bagni terapeutici, docce nasali, fanghi, inalazioni caldo-umide, irrigazioni vaginali, nebulizzazioni, politzer crenoterapico.

Le altre cure
Cosmesi, terapie fisiche.

Tempo libero
I sapori della penisola Sorrentina
Da un luogo tanto fortunato per clima e ambiente, non ci si può che aspettare meraviglie enogastronomiche. In tavola avviene uno straordinario incontro tra mare e terra: la celebre pasta di Gragnano, legata a sapori di mare e d’orto, benedetta da un olio d’oliva eccellente; gli gnocchi alla sorrentina, conditi con mozzarella e pomodoro; il risotto con la provola e i gamberi. Il tutto bagnato dai vini della Doc Penisola Sorrentina, tratti dalle migliori uve partenopee – Falanghina, Biancolella e Greco per il bianco; Piedirosso, Sciascinoso e Aglianico per il rosso – con specifica menzione in etichetta per le celebre produzioni di Sorrento, Gragnano e Lettere. Dulcis in fundo, il limoncello, preparato con i frutti della profumatissima varietà Femminiello. Tanti i luoghi per addentrarsi in questo mondo di sapori: dai locali storici di Sorrento – O’ Parrucchiano e O’Canonico, solo per citarne i decani – a quel santuario della cucina creativa che è Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi.

Curiosità
Informazioni non disponibili

Altre Informazioni Utili Informazioni Utili

 

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