Terme di Cervarezza - 3 km da Reggio Emilia
Cervarezza è un’amena località di villeggiatura circondata dai boschi di querce e castagni che risalgono le colline dal fiume Secchia al monte Campestrino. Il borgo, che fa parte del comune di Busana, esisteva già nel sec. XI; il nucleo originale, all’estremità dell’attuale abitato, è costituito da un intreccio di fitti vicoli sui quali prospettano antichi edifici. Cervarezza oggi rappresenta è un ottimo punto di partenza per visitare il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano segnato dal profilo piramidale del monte Ventasso, come pure i laghi del Cerreto e Calamone.
Stabilimenti e Centri Termali
Terme di Cervarezza
piazza S. Lucia delle Fonti 4, tel. 0522890380, fax 0522890380
holidaysas@libero.it
apertura aprile-novembre
Come Arrivare
In auto: S.S. 63 Reggio nell'Emilia-Passo del Cerreto
In treno: linea Milano-Bologna, stazione di Reggio nell'Emilia, km 55
Caratteristiche
Le Terme di S. Lucia si trovano a circa 2 km da Cervarezza, all’interno di un bel parco; le acque scaturiscono dal monte Ventasso e le loro proprietà diuretiche e di leggerezza sono note da tempo. Il piccolo stabilimento termale, a carattere stagionale, è l’unico della provincia di Reggio nell'Emilia e pratica cure idropiniche, inalatorie e fango-balneoterapie. A breve distanza è attivo un complesso sportivo con tennis, piscina, solarium, discoteca e un campeggio provvisto di bungalow.
L'acqua
Fonte Santa Lucia. Mediominerale bicarbonato-alcalino-solfurea.
Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, dell'apparato urinario e del ricambio.
Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, cure idropiniche, fanghi, idropercorso, inalazioni caldo-umide, massaggi, piscina termale.
Tempo libero
Pietra Bismantova
L’inconfondibile, isolato profilo a forma di nave di questo straordinario massiccio tabulare si staglia nel paesaggio dell’Appennino reggiano. Vera e propria 'montagna sacra' e un tempo importante punto di riferimento per viandanti e pellegrini, Dante la ricorda nel IV canto del Purgatorio, paragonandola al monte del Paradiso. La Pietra Bismantova (1047 m) è un gigantesco esempio di erosione residuale; le sue rocce si formarono circa 200 milioni di anni fa e sono tra le più antiche dell’Appennino. Il suo vasto pianoro erboso, lungo 1 km e largo fino a 240 m, fu abitato già in epoca antichissima da genti celtico-liguri e rilevanti sono stati i ritrovamenti archeologici ora conservati nelle sale dei Musei civici di Reggio nell'Emilia.
Curiosità
Informazioni non disponibili
Altre Informazioni Utili
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