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Boario Terme


Terme di Bormio - 69 km da Sondrio
In un’ampia conca ricca di abeti e castagni sul confine del Parco nazionale dello Stelvio, Bormio, attorniata da splendide montagne, è importante stazione termale, tra le più note e frequentate della Lombardia. Molte in paese le vestigia del passato quando la località era punto di controllo di importanti valichi; per la sua posizione era infatti considerata strategica fin dall'epoca romana.
Gli antichi bagni, noti forse già nel sec. VI, favorirono in seguito una grande frequentazione, premessa per il suo conseguente sviluppo anche come centro di villeggiatura e di sport invernali, oggi tra i più importanti delle Alpi, con attrezzatura alberghiera e turistica di prim’ordine.

L’Alta Valtellina
La Valtellina fu per secoli una delle principali vie alpine di transito tra l’Europa e la pianura Padana; per questo motivo fu a lungo contesa tra il ducato di Milano e il cantone elvetico del Grigioni. Nella sua parte settentrionale, quella che da Tirano sale fino a Bormio, la valle s’inoltra nel cuore delle Alpi e gradualmente, con l’altitudine e il clima, cambia il paesaggio: scompaiono viti e faggi, castagni e noci, per lasciare il posto a prati e a boschi di conifere mentre l’Adda assomiglia sempre più a un mutevole torrente. Interessanti i paesi che si attraversano: Tirano, dai bei palazzi cinque-seicenteschi e dal venerato e prezioso santuario della Madonna (dalla cittadina parte anche il suggestivo “trenino rosso” del Bernina Express, che porta a St. Moritz); e poi Lovero, Grosio, Sondalo, fino a Bormio dove le testimonianze del passato – il nucleo antico conserva case dagli eleganti portali e dalle facciate affrescate – si uniscono oggi a un’intensa attività turistica di ottimo livello.

Stabilimenti e Centri Termali

Bormio Terme
via Stelvio 14, tel. 0342901325, fax 0342905220
info@bormioterme.it • www.bormioterme.it
apertura annuale • accoglienza disabili

Come Arrivare
In auto: S.S. 38 Colico-Sondrio-Passo dello Stelvio
In treno: linea Milano-Tirano, stazione di Tirano, km 41

Caratteristiche
Numerose sorgenti termali sgorgano nei pressi di Bormio a una temperatura media di 36°C, più calde d’inverno quando il terreno gelato non consente infiltrazioni alle acque piovane. Oggi queste acque sono sfruttate da due complessi: quello di Bormio Terme, prossimo al centro, più propriamente termale e di più recente istituzione (1965), sito in un bel parco con tennis, percorso vita e parco giochi bimbi; agli impianti per balneoterapia, inalazioni, irrigazioni, fango e argilloterapia, affianca reparti per cure riabilitative, massoterapia ed estetica, tecnica shiatzu, oltre a palestra, poliambulatorio medico e, molto frequentata, una sezione ludico-sportiva con piscina, vasca per bambini, vasche per idromassaggio, saune e bagni turchi.
Il secondo complesso, più simile a un moderno Centro Benessere, si trova in località Bagni Vecchi, a circa 3 km dal centro salendo lungo la statale dello Stelvio, nel comune di Valdidentro. Qui, in strutture di grande fascino storico e suggestione ambientale, i Bagni Vecchi comprendono: i Bagni romani, citati da Plinio il Vecchio (I sec. d.C) e da Cassiodoro (IV sec.), completati all’esterno con la vasca dei Bagni dell’Arciduchessa; i Bagni medievali, del X secolo, con la straordinaria “grotta sudatoria” di S. Martino – che penetra nella montagna per oltre 30 m fino a una sorgente che sgorga a più di 40°C – e alcuni ambienti intitolati a illustri ospiti del passato: le stufe di vapore della “grotta Teodolinda”, le vasche di acque fangose “Leonardo da Vinci”, le saune secche “Ludovico il Moro”, le stanze di idrogetti “Radetsky”; infine i Bagni Imperiali, eretti nell’Ottocento, dopo la costruzione della carrozzabile dello Stelvio, insieme alla residenza alberghiera – un antico ospizio medievale trasformato in maestoso castello – inaugurando così la grande stagione del turismo termale internazionale. Anche qui vi sono aree dedicate a personaggi storici, come la “grotta Ferdinandea”, dall’imperatore Ferdinando d’Asburgo; o le “cascate Garibaldi”, in onore dell’eroe ospite qui nel 1859. I trattamenti sono prevalentemente balneari o con uso di grotte sudatorie e fanghi. Eccezionale inoltre – soprattutto d’inverno – l’esperienza nella grande piscina termale scoperta “Quattro Stagioni”, con vista stupenda sulla valle e le montagne circostanti. Cure estetiche, massaggi bar e ristorante, oltre a una struttura alberghiera da poco ristrutturata (Chateau les Bains) completano l'offerta senza dubbio innovativa dei Bagni Vecchi.

L'acqua
Bagni Vecchi (9 sorgenti). 36-43 °C solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa radioattiva.
Sorgente Cinglaccia. Solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa a media radioemanazione.

Le indicazioni terapeutiche
Malattie della pelle, dell'apparato digerente, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, ginecologiche.

Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, cure idropiniche, fanghi, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, irrigazioni intestinali, irrigazioni nasali, irrigazioni vaginali, piscina termale.

Le altre cure
Acquaticità, cosmesi, fitness, idrochinesiterapia, massaggi, riabilitazione.

Tempo libero
Con un paio di sci…
Circondata da una spettacolare cerchia di monti, Bormio è ottima base di partenza per escursioni lungo le valli che confluiscono nella sua luminosa conca: Valdidentro, valle di Fraele, valle del Bráulio e Valfurva, e per ascensioni nel gruppo Ortles-Cevedale. Le installazioni di Bormio 2000 contano numerosi impianti di risalita, tra cui una funivia che raggiunge Cima Bianca (m 3012), da cui si gode un eccezionale panorama sull’alta Valtellina. Il comprensorio sciistico Valdidentro-San Colombano, con i suoi impianti rinnovati che lo collegano agevolmente al fondovalle e gli oltre 30 km di piste di vario impegno, è una delle attrattive sciistiche più importanti della Lombardia. Sempre in Valdidentro, il panorama degli sport della neve si completa con i 25 km della “pista Viola”, affascinante anello per gli appassionati dello sci di fondo.

Il Parco nazionale dello Stelvio
È il più vasto dei Parchi italiani. Compreso nel sistema delle Alpi Retiche, con il gruppo dell’Ortles-Cevedale al centro, si collega al Parco nazionale svizzero dell’Engadina. Per gran parte della sua estensione il parco supera i 2000 m di altitudine e si caratterizza per una considerevole varietà morfologica, costellato da decine di ghiacciai e laghetti di origine glaciale, zone paludose ed estese torbiere; inoltre conserva preziose testimonianze di architettura sacra e rurale. La vegetazione è costituita in prevalenza da larici, abeti rossi e pini cembri mentre la flora vanta oltre 2000 specie. Tra la fauna, ricchissima di specie anche rare, cervi, caprioli, stambecchi, camosci, marmotte, aquile reali, falchi pellegrini, galli cedroni e pernici bianche.

Curiosità
Premadio: i prati delle streghe
La val Vezzola, una delle valli meno conosciute del Parco nazionale dello Stelvio, è il luogo ideale per passare una piacevole giornata fra boschi di larici e ampi pianori a prato, godendo di un panorama quasi sconfinato. Il percorso si sviluppa lungo la sinistra della Valdidentro, innalzandosi parallelamente alla valle di Foscagno e ai laghi artificiali di Cancano e di S. Giacomo. Lungo la strada si apre la piana di Premadio, dove sorge la quattrocentesca chiesa di S. Gallo, che un un tempo accoglieva i pellegrini in viaggio verso Roma. Secondo la tradizione popolare, i condannati per stregoneria dal tribunale dell'Inquisizione di Bormio passavano l'ultima notte di vita, prima di finire sul rogo, proprio sui prati che circondano la chiesa.

Altre Informazioni Utili Informazioni Utili

 

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