Lecce: Chiesa di San Matteo

Pejo Terme


Pejo Terme - 3 km da Trento
La val di Sole è percorsa dalla strada che sale al passo del Tonale: per gran parte del suo sviluppo è ampia e ridente, punteggiata di abitati pittoreschi, storicamente legati a Malè; poi il torrente Noce, che le è stato fin qui costante compagno, abbandona il solco principale e punta deciso verso il massiccio dell’Ortles-Cevedale. Seguendo la valle tributaria si sale finché le acque si dividono in due rami. Qui è Cogolo, pittoresco capoluogo del comune sparso di Pejo Terme. A destra di apre la val de la Mare, che si inoltra nel territorio del Parco nazionale dello Stelvio in uno spettacolare scenario di ghiacci; a sinistra invece è la stretta valle del Monte, dove, a 1389 m di quota, tra i boschi, con bellissima vista sulle fronteggianti Dolomiti di Brenta, si trova la stazione termale menzionata già nel 1549 in virtù delle sue acque terapeutiche: l’Antica Fonte, medio minerale ferruginosa, e la Fonte Alpina, oligominerale, che viene anche imbottigliata.
Proseguendo, poco più in alto si trova Pejo, il paese che ha dato nome alla valle, dov’è la chiesa gotica di S. Giorgio, con bellissimi altari lignei e un grande affresco sul campanile.

Stabilimenti e Centri Termali

Terme di Pejo
via delle Acque Acidule 3, tel. 0463753226, fax 0463743207
info@termepejo.it • www.termepejo.it
apertura maggio-ottobre e Natale-Pasqua • accoglienza disabili

Come Arrivare
In auto: S.S. 42 Bergamo-Edolo-Malè, con deviazione a Fucine; A22 Brennero-Modena, uscita Mezzocorona, km 66
In treno: linea Trento-Malè, stazione di Malè, km 25

Caratteristiche
Aperto tutto l’anno, è un moderno complesso con suggestive coperture in legno, vetrate affacciate ai boschi e ampi spazi per le attività ricreative, tra cui un auditorium adibito anche a cinema. Si trova presso le fonti storiche, sfruttate per cure idropiniche, nelle malattie gastroenteriche e renali; cure inalatorie, nelle affezioni respiratorie; balneoterapia, nei problemi circolatori e dermatologici, con recente estensione anche al trattamento della cellulite e alla fototerapia.
Proposte aperte a tutti riguardano invece un centro salute con piscina a 30°C, palestra e idromassaggio; un centro benessere con bagno turco a 48°C e idromassaggio collettivo; un centro estetico con lampade abbronzanti e programmi da Beauty Farm. L’offerta comprende anche massaggi riabilitativi e rilassanti; degna di nota la linea di prodotti cosmetici Aqua preparati con le acque termali.

L'acqua
Antica Fonte. 6,5 °C mediominerale ferruginosa.
Fonte Alpina. 6,5 °C oligominerale.
Nuova Fonte. 6,5 °C mediominerale carbonica.

Le indicazioni terapeutiche
Malattie circolatorie, del fegato e delle vie biliari, della pelle, dell'apparato digerente, dell'apparato locomotore, dell'apparato respiratorio, dell'apparato urinario e del ricambio, stomatologiche.

Le cure termali
Aerosol, bagni terapeutici, cure idropiniche, docce nasali, idromassaggi, idropercorso, inalazioni caldo-umide, irrigazioni gengivali, piscina termale.

Le altre cure
Consulenza, cosmesi, educazione alla salute, fitness, massaggi, medicina estetica, programmi antistress, riabilitazione, terapie fisiche.

Tempo libero
Passeggiate nel Parco
È un parco con la maiuscola, quello dello Stelvio, vale a dire cime da 3000 m in su, oltre ai ghiacciai e alle meraviglie geologiche connesse, e poi marmotte ed ermellini, cervi e aquile reali per non dire del gipeto, il maestoso avvoltoio che è tornato ad abitare queste montagne dopo tanti anni. A Pejo si trova uno dei Centri visita, punto di riferimento per escursioni e attività di vario impegno; chi non se la sente di sfidare le alte quote vi troverà anche un recinto faunistico e un sentiero botanico. Tra le attività previste, anche la visita guidata al caseificio del luogo per assistere alla preparazione del formaggio.

Sci inverno ed estate
Visto che le terme di Pejo sono aperte tutto l’anno, si deve fare doverosa menzione dello sci, che non solo conta sul formidabile carosello di impianti che fanno triangolo tra Folgarida, Marilleva e Madonna di Campiglio ma anche sulle piste del passo del Tonale, con la straordinaria risorsa dello sci estivo sul ghiacciaio del Presena: 5 km di piste a 2573 m di quota, aperte fino a luglio inoltrato.

Forte Strino e la Guerra Bianca
La val di Sole, all’epoca terra d’Austria, è ricordata negli annali della Grande Guerra come teatro della battaglia del S. Matteo, una delle più dure di tutto il conflitto, combattuta in alta quota il 3 settembre 1918 nel quadro di un fronte disegnato sul ghiaccio dal Presena al Cevedale. È quella che gli storici hanno chiamata Guerra Bianca, che rivive nei resti dei capisaldi asburgici – oggi si visita Forte Strino, adibito a museo – ma anche nei musei spontanei – ce n’è uno all’albergo Alpino di Vermiglio – messi insieme dai ‘recuperanti’, le persone che per necessità un tempo, per passione oggi, battevano i campi di battaglia in cerca di residuati bellici.

Curiosità
La cucina solandra
Proviamo a comporre un menu valligiano: speck e torta di patate per conciliarsi con la tavola; canederli, strangolapreti o ravioli di ricotta come prima portata; polenta, funghi e capriolo come adeguata pietanza; torta di mele, fregolotta o strudel, per finire in dolcezza. Il tutto bagnato dai vini della valle dell’Adige, Teroldego Rotaliano o Müller Thurgau della val di Cembra con un Vino Santo di conserva. E poi dicono che la cucina di montagna è povera.

Altre Informazioni Utili Informazioni Utili

 

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