Ad Otranto, sulla punta che guarda ad est, si sta girando un film. Un "battesimo" originario per la Lanterna restaurata
di Elio Paiano
Una produzione italo-inglese-spagnola per un film da girare ad Otranto. Un film che vede Derek Jacobi (uno dei più celebri attori inglesi di teatro sin dai tempi di Othello del 1965 con Anthony Hopkins ed interprete, tra gli altri, de "Il Gladiatore") accanto ad Angela Molina, indimenticabile interprete in "Carne Tremula" e "La sposa era bellissima". La regia è dello spagnolo Miguel Alcantud (ne ricordiamo "Impulsos" ed "Amor Letal").
Una parte fondamentale di questo film d'atmosfera è data proprio dalla location principale scelta dal regista: il Faro di Palascia. L'idea portante su cui si dipana il film è che un grande compositore si ritiri in un luogo di confine, quasi alla fine del mondo, per scegliere, ormai al termine della sua vita, chi sarà il giovane musicista destinato a terminare la sua più grande opera. In quel luogo sospeso tra cielo e mare il protagonista, interpretato da Jacobi, incontra gente proveniente da tutto il mondo.
In questa ricerca che è soprattutto interiore, l'antico faro assume valore di simbolo ed il paesaggio incontaminato di Otranto contribuisce ad amplificare questo senso da ultimo atto. E' una dimostrazione implicita della validità delle lotte fatte da ambientalisti ed amministrazione per salvare questo luogo di confine del Mediterraneo perchè sia fruibile da tutti. In effetti, è proprio questa produzione internazionale, riconosciuta come opera di interesse culturale dall'Unione Europea, ad inaugurare questo nuovo spazio del Salento.
Non è la prima volta che si girano film in questo tratto di costa, ma è una vera novità il fatto che una produzione internazionale abbia scelto Otranto come location dichiarata nel film stesso.
In pratica, l'anziano e celeberrimo musicista sceglie proprio Otranto come luogo in cui comporre la sua ultima e più grande opera, quella che gli è costata il lavoro di tutta una vita. Dopo una serie di sopralluoghi in varie parti del mondo, infatti, con un lavoro di ricerca durato due anni, Miguel Alcantud ha scelto proprio la costa hydruntina per ambientare questo suo film. Non solo.
L'intero Salento sarà interessato dalle riprese che iniziano ora e proseguiranno presso Melpignano, Lecce ed altre località. Nel faro, nel frattempo, sono ormai quasi ultimati i lavori di scenografia che vedranno anche degli allestimenti particolari.
Si tratta di un evento importante che sottolinea, ancora una volta, quanto sia fondamentale per il Salento la tutela del suo particolarissimo paesaggio.
La Puglia delle location è molto ricca, fin dagli anni '50 (basta ricordare i celebri casi di Cerignola - Totò e Peppino - ed Ostuni - Nino Manfredi).
Ma è soprattutto in questi ultimi anni che la Puglia diventa davvero set. Si va dall'arco Ionico-Salentino (dal Capo di Leuca fino a Taranto) di Edoardo Winspeare e Davide Barletti per giungere alle ambientazioni baresi di Nico Cirasola ed Alessandro Piva a quelle foggiane di Giovanni Albanese. Non è più un fatto eccezionale, dunque, vedere un set in Puglia. Tra i film più noti con location dichiarate troviamo i film di Edoardo Winspeare con la Tricase anni quaranta di Pizzicata, i suggestivi paesi di Sangue Vivo e la Taranto dolce e disperata del Miracolo.
Poi si passa ad Italian Sud Est di Davide Barletti con un'altra faccia del Salento le sue ferrovie e le vite incrociate dei suoi viaggiatori. Ricordiamo anche "L'anima gemella" di Sergio Rubini (protagoniste Valentina Cervi e Violante Placido) girato fra Santa Cesarea Terme ed il capo di Leuca. Più a nord non stanno a guardare, Nico Cirasola indipendente ed anarchico ha raccontato storie ambientate ad Ostuni mentre Alessandro Piva è entrato con grande spirito di ironia a filmare Bari con la sua città vecchia e le sue strampalate storie di piccola malavita. Chiudiamo ora con l'uomo del nord Giovanni Albanese, l'ironia e la poesia di A.A.Achille ambientato a Foggia e sul Gargano.
La Puglia non sarà la California ma da nord a sud c'è ancora tanto da vedere e soprattutto da girare, ... arrivederci al prossimo ciack.
Fonte: "Il Quotidiano" di venerdì 1 luglio 2005.
Autore: Elio Paiano
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